domenica 28 dicembre 2008

Riduci, Riutilizza, Ricicla

Siamo alla vigilia di Natale, abbiamo finito finalmente di ingozzarci di cibo, di bere e di sproloquiare, si avvicina la mezzanotte. Che bello adesso scartiamo i regali... chissà cosa mi avranno regalato quest'anno, sono proprio curioso di saperlo, non vedo l'ora... Ma scartati i regali pensiamo... guarda quell'idiota con che cosa si è presentato, mentre lui ci domanda:"Beh ti è piaciuto, sai quanto tempo ci ho speso per trovarlo!"; E noi rispondiamo con la faccia semicompiaciuta ma dentro schiumiamo di rabbia: "Ma che bello..., guarda mi mancava proprio questo, hai avuto una bella idea". Ogni anno si consuma lo stesso rito, sorriso di circostanza, qualche breve singulto, il pensiero ricorrente su come disfarsi immediatamente dello sgradito regalo ricevuto. Un'operazione non facile soprattutto se si è in famiglia e sappiamo tutti che l'ipocrita armonia parentale dura ben poco quando si tratta di regali che fanno il giro di famiglie al ritmo degli elettroni nell'acceleratore di particelle del Cern! Pensate che nella mia famiglia ogni anno l'argomento natalizio è una famosa grappa che è passata di famiglia in famiglia nemmeno fosse la fiaccola olimpica, da mio nonno a mio zio, da mio zio a mio padre, da mio padre a mio nonno...e il cerchio si è chiuso! A parte le battute, se non sapete veramente come disfarvi di regali sgraditi, in che modo e soprattutto a chi appiopparli e in quali circostanze, date un'occhiata a questo sito (http://regiftable.com). Esperti riciclatori vi introdurranno nell'arte del perfetto riciclatore e il vostro regalo apparirà come nuovo! Pensate che questi signori non si limitano a dispensare utili consigli, ma raccontano le loro storie, che votate, parteciperanno a un concorso in cui il vincitore che avrà raccontato la storia più divertente vincerà 500 dollari.Basta ricordare alcune semplici regole del gioco:il regalo deve essere integro e non usato , mantenuto nella confezione originale, non riciclate oggetti unici perchè fatti a mano,abbiate cura di studiare il vostro destinatario in modo che il regalo non rischi di finire di nuovo nelle vostre mani,ricordatevi di togliere dalla confezione eventuali biglietti di auguri, non si sa mai! E adesso datevi una mossa e incominciate a riciclare!Magari al prossimo compleanno. Per fortuna che il mio è lontano! Ah dimenticavo... fa bene anche all'ambiente, riciclate pure la carta da regalo negli appositi contenitori. Ricordate le tre parole: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare

mercoledì 24 dicembre 2008

Buon Natale a tutti!


E così siamo arrivati a Natale e all'epilogo di quest'anno 2008. Dicembre è tempo di bilanci, di classifiche, di cose buone e meno buone, di progetti realizzati e di aspettative che tali sono rimaste. Non sono abituato ad autogiudicarmi, lo lascio fare agli altri, ma un piccolo bilancio personale lo faccio a fine anno e ovviamente lo tengo per me.
Suonerebbe banale augurare il classico " Buon Natale e felice anno nuovo" per dirlo in italiano, o per chi preferisce l'inglese " Merry Christmas and happy new year". Quello che conta è il modo in cui lo si augura, si vede se una persona ci tiene e te lo sta davvero augurando, altrimenti va bene lo stesso ma non è un augurio che proviene dal cuore.
Quello che voglio dire è soprattutto: pensiamo a chi sta peggio di noi e anche se non siamo in grado o non vogliamo realmente fare qualcosa, rivolgiamo loro almeno un pensiero.
Vorrei concludere con il pezzo della canzone di Natale più famosa e toccante: Merry Christmas (war is over) di John Lennon (riporto il testo in basso)
é questo il mio augurio più sentito di Buon natale

So this is Christmas
And what have you done
Another year over
And a new one just begun
And so this is Christmas
I hope you have fun
The near and the dear ones
The old and the young

A very merry Christmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

And so this is Christmas War is over
For weak and for strong If you want it
For rich and the poor ones War is over
The world is so wrong Now
And so Happy Christmas War is over
For black and for white If you want it
For yellow and red ones War is over
Let's stop all the fight Now

A very merry Christmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

And so this is Christmas War is over
And what have we done If you want it
Another year over War is over
And a new one just begun Now
And so Happy Christmas War is over
I hope you have fun If you want it
The near and the dear one War is over
The old and the young Now

A very merry Christmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

War is over if you want it
War is over now

domenica 21 dicembre 2008

Beckham, Berlusconi e la politica


David Beckham è ufficialmente un giocatore del Milan... a tempo determinato! Ebbene sì, il contratto stipulato dal "divo" inglese con il club italiano più titolato a livello internazionale scadrà il 9 marzo 2009. Un precario di lusso oserei dire. Su questa nuova trovata pubblicitaria della società di via Turati ci sarebbero molte cose da dire, che a mio parere coinvolgono diversi aspetti: il calcio, il marketing e la pubblicità, la politica e i mass media. Sui primi due siamo evidentemente tutti d'accordo, è noto ormai che le stelle dello sport portino con sè contratti Giustificaplurimilionari e una valanga di sponsor alle loro spalle. L'ultimo aspetto appare un po' più opaco e difficile da catturare a prima vista. Bisognerebbe essere "faziosi" a vederlo? Probabilmente sì. La spettacolarizzazione della politica imposta dall'attuale Presidente del Consiglio dai tempi della sua prima "discesa in campo", per usare un gergo calcistico, alimentata dalle principali reti commerciali di proprietà del medesimo soggetto (Mediaset per intenderci), impone più di una riflessione sul pericoloso e velato conflitto d'interessi che condiziona pesantemente l'agenda setting politica dei telegiornali nazionali. Direte, ma che c'entra Beckham con tutto questo? Lui è venuto in Italia solo per giocare a pallone! Il bell'inglese accompagnato dalla spice girl Victoria in fondo è solo il "prodotto" della attuale società dei consumi, improntata sul denaro, il successo, il look modaiolo e quel divismo che ormai appartiene più alle stelle dello sport che a quelle del cinema. Su questo siamo certamente tutti d'accordo, ma gli interessi del premier toccano troppi campi che fungono da sovrastruttura alla struttura portante che è sempre la politica. Infatti l'attuale e preminente interesse di Berlusconi è la politica e la sua strategia utilizza il calcio attraverso il Milan, i mass media attraverso le offerte della tv generalista Mediaset e della tv tematica Mediaset Premium, l'editoria attraverso la Mondadori e mi fermo qui per non diventare noioso. Se qualcuno è stato attento alle attuali proposte di governo e al dibattito politico così come si è delineato troverà qualche analogia. Per esempio il tanto discusso aumento dell'Iva al 20% penalizza fortemente Sky a favore di Mediaset e permette al Biscione di guadagnare quote di mercato sul fronte delle offerte Premium, ossia a pagamento, improntate essenzialmente sul calcio. Beckham gioca a calcio, vero? Oppure i proclami del nostro premier rivolti ai cittadini italiani invitati a non frenare i consumi anche in tempi di crisi per evitare cadute recessive. Mi domando, la gente non arriva a comprare quasi i beni primari, figuriamoci se può rivolgere le proprie spese verso i beni voluttuari. Beckham e Victoria sono icone del consumo voluttuario e star che stimolano il bisogno di autorealizzazione; probabilmente loro non lo sanno e non sono tenuti a saperlo. Infine, qualcuno ha saputo che è stato approvato definitivamente il testo della legge Finanziaria 2009? Forse in pochi, visto che le attenzioni dei nostri telegiornali sono rivolte ad altri argomenti. Determinate proposte invece, tipo il presidenzialismo, la riforma della giustizia vengono inframmezzate e "perdono importanza" di fronte a Beckham, il Natale, il maltempo e i consumi degli italiani. Che dire, probabilmente la mia analisi può essere di parte e coinvolge un tipo di ragionamento "fazioso" che tanto fastidio dà al premier e alla difesa dei suoi interessi. Io la penso diversamente e non la considero un'analisi di parte, ma che rispecchia la realtà e scatta una fotografia dell'attuale panorama politico e mediatico italiano. Per concludere considero Beckham un bravo giocatore, non un campione, che può essere utile alla squadra di Ancelotti, ma non può dare quel colpo di classe in più.

martedì 16 dicembre 2008

Google Zeitgeist: le parole più cercate nel 2008

Quali sono state le parole più cercate nel 2008 nel più popolare motore di ricerca? Quali hanno avuto il maggior incremento rispetto al 2007? Ce lo dice Google Zeitgeist (traduzione "lo spirito del tempo"). Ogni anno viene stilata una classifica che coinvolge più di trenta paesi, fra cui l'Italia, che intende scattare una fotografia sugli eventi internazionali, l'attualità, gli interessi personali e i fenomeni del web dal punto di vista delle ricerche sul motore di Google. Solitamente si dice che se non si è presenti nella ricerca di Google non si è presenti nel mondo. Una affermazione un po' azzardata, ma che rispecchia l'importanza e l'andamento stesso delle ricerche degli utenti rispetto ai fenomeni della vita quotidiana. Non è un caso se, a livello globale, nel 2008 i termini che hanno registrato un incremento maggiore sono in ordine "Sarah Palin" (candidata vicepresidente degli Usa al fianco del candidato Mc Cain), "Beijing 2008"e "Facebook login." Politica americana, sport con le Olimpiadi di Pechino tenutesi in estate e Internet con la tumultuosa ascesa dell'ormai più popolare social network del mondo. Guardando ai fatti di casa nostra, fra le ricerche in ascesa vi è la conferma rispettivamente al primo e al secondo posto di pechino 2008 e facebook, gli italiani poi sono molto sensibili ai fatti economici e la ricerca di termini come "lavoro", "casa," "mutui "e "finanziaria 2008" ne confermano i timori e le preoccupazioni. Le parole "Youtube" e "iphone," insieme al grande incremento della parola "facebook" confermano l'interesse per la tecnologia e il fenomeno del social networking. Ma lo "spirito del tempo" si sostanzia nella ricerca di termini legati alla scena mediatica (Saviano) e alla tv in particolare (Uomini e donne, il programma rivolto ai giovani di Maria De Filippi), agli interessi personali (mutui) e alla stretta attualità dei temi legati al tema della scuola (istruzione), con la discussa riforma Gelmini, alla situazione economica personale (lavoro, casa) e alle proposte legate a iniziative di carattere pubblico (Ecopass, Finanziaria 2008). Insomma le abitudini di ricerca degli italiani sono trainati dai temi imposti dall'agenda setting, dal trend tecnologico che caratterizza il web 2.0, dai consumi culturali in termini di gusti musicali consolidati ( Vasco, ligabue, Madonna sono le parole più ricercate) dai rigidi palinsesti televisivi rivolti al mercato di massa (Forum, Amici, Uomini e donne, grande fratello i termini più ricercati) e da un attento sguardo alle possibilità di evoluzione sociale, sia nei consumi che nelle abitudini giustificato dalla maggior ricerca delle parole "rottamazione" e "incentivi".

domenica 7 dicembre 2008

We're sorry, the video is no longer available!

Ci dispiace, il video non è più disponibile! é questa la frase che fa arrabbiare i milioni di utenti di Youtube, la più popolare piattaforma di videosharing, acquisita due anni fa da Google per 1,65 miliardi di dollari. Sempre più spesso infatti gli amministratori del sito si trovano ad eliminare e censurare video resi dapprima disponibili agli utenti. Anche io ne sono stato vittima (vd.post precedente). Chiariamo un concetto, è un'operazione che viene fatta quotidianamente e giustamente dagli amministratori perchè la mole di contenuti pubblicati su Youtube è immensa e di qualsiasi tipo. Quest'ultima mossa però lascia un po' perplessi, seppur a prima vista potrebbe trovare d'accordo chiunque. Contenuti che inneggiano alla sessualità e videoclip che stimolino sessualmente il pubblico saranno messi immediatamente al bando. Ma quali sono esattamente questi contenuti? La semplice presenza di un letto, una posa un po' osè, un vestito trasparente e altre cose di questo tipo. E non solo, sono sgradite immagini violente, video con parole blasfeme o che possano turbare l'opinione pubblica. Insomma una vera e propria svolta moralista. Pensandoci un attimo, allora non vedremo sicuramente gran parte degli spezzoni della nostra tv, infarcita di "volgarità" dalla mattina alla sera (in fondo non ci perderemmo niente). E che dire invece dei reportage di guerra, dei filmati fatti dai videoreporter, oppure dei video amatoriali che hanno dato l'input a indagini della magistratura? Materiale messo al bando. Poi accendi la tv e ti ritrovi assassini, morti e mutilati da tutte le parti. Le contraddizioni non mancano e invitano a fare una serie di riflessioni. Come mai Youtube, regno dell'anarchia per eccellenza, continua a porre tutti questi paletti agli utenti? Quale sarà il futuro dei contenuti generati dagli utenti? La libertà di pubblicare contenuti dovrà scontrarsi con politiche editoriali "politically correct"? Cosa vuole fare veramente Google attraverso Youtube? Alla fine come cambierà il rapporto fra Youtube, gli utenti e le aziende? Le risposte possono esssere tre. La prima: da sempre l'obiettivo di Google, e in fondo quello che ha fatto la fortuna della cosiddetta economia della ricerca, è presentare all'utente ciò che è rilevante per lui in quel momento. Perciò via i contenuti sgradevoli non rilevanti. La seconda: il braccio di ferro fra Google e le media company; queste impongono la rimozione di determinati contenuti protetti dal copyright intentando continue cause giudiziarie al colosso di Mountain View. La terza: la crisi finanziaria internazionale ha colpito anche Google, perciò è necessario cambiare le politiche editoriali di Youtube. é noto infatti che l'investimento di 1,65 miliardi di dollari non stia rendendo per come ci si aspettava. Le aziende hanno paura a posizionare il proprio marchio vicino a contenuti che possono ledere la loro immagine e la reputazione. Tutto ciò si traduce in termini economici in minori introiti per Google, desiderosa adesso e più che mai a fare profitti a causa di una crisi che non ha risparmiato nessuno. Sarà la svolta per un cambio d'immagine anche di Youtube? Gli utenti saranno messi in ginocchio dalle prediche googoliane? Vedremo.

martedì 2 dicembre 2008

Rettifica post precedente

Mi fa notare il mio amico Aldo che il video del post scritto precedentemente non è più disponibile per intero. Incredibile! Sicuramente qualcuno se la sarà presa, oppure, e questa mi sembra l'ipotesi più plausibile, si sarà abbattuta la solita scure del copyright. La Fox infatti detiene i diritti sul video e (giustamente?), può stabilirne il suo utilizzo. Come diceva un vecchio conduttore televisivo, la domanda sorge spontanea: all'epoca di Internet e della cultura del remix è ancora possibile parlare di copyright? Le aziende, e mi riferisco in particolare alle media company, non farebbero meglio ad aprirsi al mercato, magari stringendo accordi fra di loro basati sul meccanismo della spartizione dei profitti (revenue sharing)? Vi lascio con questi interrogativi e con la promessa di approfondire l'argomento in un post successivo.
Link al video ora disponibile in rete (dimezzato):

http://www.youtube.com/watch?v=7L2fsubA2-c&feature=related

lunedì 1 dicembre 2008

I Simpson in un Apple Store!

Geniale parodia della famiglia Simpson dell'esperienza del consumatore in un Apple Store. La disposizione dei prodotti, il contatto con il personale addetto al customer care, l'iPod non funzionante, l'iconografia di Steve Jobs, nel video chiamato Steve Mobs, in un classico keynote, il martello del famoso spot "1984". Tutto condensato in chiave comica, mai banale, come è nello stile di Matt Groening. Anche questa volta i Simpson si fanno beffa della società americana e dei suoi modelli. Apple rappresenta un modello di consumo e di esperienza del consumatore unico e irripetibile. Questa volta caduto nelle grinfie della parodia. Buona risata a tutti.

mercoledì 26 novembre 2008

Non voglio mica la luna!

Oggi sfogliando come faccio quotidianamente la stampa gratuita, mi è capitato di imbattermi su Leggo in una notizia curiosa. Il magnate russo Roman Abrahamovic, presidente del Chelsea, avrebbe regalato alla fidanzata Daria la Luna! Sì è proprio così, più precisamente 100 acri di Luna acquistandoli dall'organizzazione "The Lunar embassy" che a quanto pare vende pezzi del satellite. Inoltre la proprietà sarebbe visibile con un telescopio. A quanto pare la fantasia dell'uomo non ha limiti, chissà se un giorno avremo la possibilità di abitare veramente sulla Luna, magari con il teletrasporto, e condividere con altre forme di vita questo spazio? Nell'universo sterminato di pianeti e galassie, magari gli extraterrestri vivono senza particolari problemi di pagamento della rata del mutuo, facendosi beffa di scandali finanziari e crisi economiche terrestri! Battute a parte, il caso ha un precedente, pioniere di tutto ciò è stato Dennis Hope, un imprenditore americano che nel 1980 sfruttando un vuoto giuridico ha acquisito il pieno diritto di proprietà sulla superficie lunare. Hope ha creato un giro d'affari da 9 milioni di dollari rivendendo 1,500 porzioni di Luna a 20 dollari per porzione. Non c'è che dire un vero business spaziale! Inoltre un'ottima idea per chi volesse fare un regalo originale per Natale, magari sentendosi dire "Non voglio mica Luna" come cantava Fiordaliso nel 1984.

mercoledì 19 novembre 2008

Web 2.0: we need to rethink ourselves!

Web 2.0, una parola che ormai è entrata nel vocabolario comune quasi come un mantra. Ma in fondo che cos'è questo web 2.0? In questo post non voglio dare spiegazioni, si è detto e scritto praticamente di tutto. Vi propongo solo la visione di un filmato, prodotto dal professore Michael Wesch, che in pochi minuti condensa l'essenza del web come si sta delineando grazie alla partecipazione degli utenti che quotidianamente lo ampliano e lo rafforzano con i loro contenuti. D'altronde come non ricordare la copertina del Times che nel 2006 eleggeva persona dell'anno "You", cioè i milioni di utenti che hanno contribuito al cambiamento di paradigma del web. Comunità, collaborazione, partecipazione le parole chiave.




Link al video: http://www.youtube.com/watch?v=NLlGopyXT_g

martedì 4 novembre 2008

Fino all'ultima curva!

Forse un finale così se lo aspettavano in pochi, ma certamente lo auspicavano. Come la trama più intricata di un film di Hitchkock, l'epilogo della stagione di Formula Uno si è deciso nelle ultime tre curve sul circuito di Interlagos in Brasile. Hamilton è il più giovane pilota della Formula Uno a laurearsi campione, per Massa un'amara vittoria sul circuito di casa con il titolo clamorosamente perso a poche tornate dalla fine. Al pilota inglese bastava un quinto posto, impresa a primo impatto non difficile, era necessario solo controllare l'andamento della gara evitando di commettere gli errori di presunzione dell'anno passato. Quinto posto è stato, ma che fatica e che brividi! Possiamo condensare la gara negli ultimi cinque giri. Fino ad allora Massa domina la corsa davanti ad Alonso e Raikkonen con Hamilton stabilmente quarto. Improvvisamente arriva la pioggia e si rimescolano le carte, cambio delle gomme e nuovo pit stop per tutti, tranne per Trulli e Glock, i due piloti della Toyota che azzardano il rischio con gomme slick per guadagnare posizioni in classifica. Si ritorna in pista con i primi tre che mantengono le posizioni (Massa, Alonso ed Hamilton), Glock è quarto, Hamilton quinto, subito dietro Vettel con la Toro Rosso a insidiarlo. E qui comincia una nuova gara in tre giri. Glock ha un consistente vantaggio che può amministrare fino al traguardo a meno che non diluvi. Purtroppo è quello che succede. Vettel, vincitore a Monza e astro nascente del circuito, vuole chiudere in bellezza e ingaggia con Hamilton un gran duello, riesce a superare l'inglese (ora sesto)a un giro dal termine consegnando virtualmente a Massa il titolo. Ma c'è l'incognita Glock. Il tedesco perde terreno perchè le gomme non lo sostengono più, nei box Ferrari e Mc Laren la tensione è palpabile, Hamilton vede i fantasmi del passato e si lancia alla ricerca disperata del quinto posto. Massa intanto ha completato l'ultimo giro e trionfa sul circuito di casa, per gli altri mancano poche curve, le ultime tre sono state ormai consegnate alla storia. Glock perde terreno (finisce settimo) e viene superato da Vettel ed Hamilton, che così finisce quinto e può urlare di gioia per il primo titolo mondiale conquistato.
Probabilmente il pilota inglese questo titolo se lo è meritato, ha dimostrato il suo valore durante tutto l'arco del campionato, a dispetto di Massa che ha avuto problemi soprattutto sulla pioggia. Certo il pilota brasiliano può recriminare per la sfortuna avuta in certe gare, su tutte il Gp d'Ungheria, dove era meritatamente primo fino all'ultimo giro quando è stato costretto a fermarsi in pista per la rottura del motore. Credo comunque che bisogna fare un plauso a entrambi i piloti, i quali hanno chiuso la stagione distanziati di un solo punto. Questo è il bello dello sport e auguriamoci che ci siano sempre gare come questa.
Imperdibile nel video le ultime fasi della gara con il commento Rai di Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli.



martedì 28 ottobre 2008

Musica e Rete, un binomio perfetto

Musica e Internet, due facce della stessa medaglia? Forse sì. Ormai gran parte della giornata viene dedicata a queste due attività per svariati motivi: lavoro, tempo libero, abolizione dei tempi morti (per esempio in autobus o metro). Pare che da un po' di tempo a questa parte la musica abbia scoperto la potenza della Rete e viceversa. Cosa voglio dire? Il passaggio al digitale e la conseguente dematerializzazione della musica dal supporto fisico (vinile,audiocassetta, cd, dvd) ha inevitabilmente cambiato i canoni di produzione e fruizione dei contenuti audio. L'avvento dei lettori mp3 (Ipod su tutti) e i nuovi dispositivi mobili ( Iphone, googlephonino,...) con applicativi sempre più integrati con Internet (download musica, mappe, posta elettronica,...) hanno ridefinito il concetto di musica e lo scenario di mercato. Artisti, case discografiche, produttori di terminali lo hanno capito, cercano di ridefinire le proprie posizioni all'interno del mercato musicale e inseguono nuovi modelli di business profittevoli. Internet dal canto suo ha aperto le porte a milioni di artisti che attraverso i social network e i siti di condivisione di file audio e video provano a farsi conoscere e a ritagliarsi uno spazio importante nell'angusto guazzabuglio internettiano sfruttando la possibilità di far ascoltare i propri lavori in streaming oppure tramite il download libero di file mp3. La comunità di Myspace e la piattaforma Youtube sono i contenitori di queste nuove realtà, che oggi spesso vengono premiate dalle maggiori etichette discografiche attente ai movimenti della Rete e alle potenziali star del futuro. Alcuni esempi? Gruppi come One Republic (ricordate Apologize?), Arctic Monkeys, Jonas Brothers ora entrati a far parte del circuito mainstream dell'industria musicale. E le star già affermate? Anche loro non stanno a guardare. Anzi stanno creando parecchi grattacapi alle loro potenti etichette discografiche, cercando di svincolarsi da esse e sfruttando appieno le potenzialità della rete. Precursori di questo cambiamento sono stati i Radiohead che lo scorso giugno hanno disposto il download del loro ultimo album "In rainbows"con offerta libera da parte degli utenti partendo da zero euro. Un colpo durissimo alle politiche di marketing studiate a tavolino dalle major, con la possibilità per il gruppo di incassare esclusivamente i proventi dei download. Anche i Rem hanno affidato in esclusiva prima del lancio sul mercato il loro ultimo album "Accelerate" sulla piattaforma Facebook, facendo ascoltare in streaming gli undici brani attraverso il servizio iLike, che ormai è diventato uno strumento diretto offerto agli artisti per entrare in contatto con questa comunità. Recentemente un' altra storica band metal degli anni Ottanta, gli AC DC, si è convertita alla Rete con un'operazione davvero originale. Il video di "Rock'n'roll train", primo singolo tratto dal loro ultimo album "Black Ice", si può scaricare dal sito della band da un file in Excel! Si, è proprio così, a dispetto dell'utilizzo comune dell'applicativo di casa Microsoft, pane quotidiano di manager, quadri e studenti. La tecnica utilizzata è l'ASCII art che consente di creare figure utilizzando i 95 caratteri del codice ASCII. Beh che dire? Le frontiere del marketing sono davvero sterminate e la Rete è diventata più che mai terreno fertile dove emergono strategie e creatività fino ad ora impensabili. Alla faccia delle classiche 4 P kotleriane: prodotto, prezzo, promozione, distribuzione.

lunedì 20 ottobre 2008

Hamilton, mondiale a un passo; io a pezzi

Questa volta me la sono proprio cercata. Cavolo questi gran premi in Asia mi stanno scombussolando. Ancora una volta sveglia presto la domenica mattina! Per fortuna che è l'ultimo. In più ci metto pure del mio, la partenza era prevista alle 9.00, io credevo alle 8,00, di conseguenza un'ora in meno di sonno. Sapete, l'unica cosa importante alla quale non rinuncerei è dormire. Vabbè starò più attento in futuro. Sicuramente chi stava sveglio e concentrato era Lewis Hamilton, ormai si può dire campione del mondo "per tre quarti", l'ultimo quarto lasciamolo alle flebili speranze di Massa prima di staccare definitivamente la spina. Credetemi, questa volta non c'è stata storia. Hamilton ha dominato dall'inizio alla fine, e se la Ferrari si ripresenta così in Brasile è meglio che se ne stia a casa. Massa non ha fatto nulla per avvicinarsi ad Hamilton e francamente non credo sia in grado. Non ha nè il talento del pilota inglese, nè gli "attributi "di quello che vuole vincere. Si aggrappa alle speranze e ai possibili errori che il suo avversario quest'anno non ripeterà. Ricordate l'anno scorso con Raikkonen campione? Inoltre secondo me Massa è un pilota che nemmeno se la cerca la fortuna, lo ha dimostrato il Gp della scorsa settimana in cui il ferrarista poteva rosicchiare molti più punti ad Hamilton. Comunque vada vinca il migliore. Io nel frattempo sarò in pace con me stesso visto che in Brasile il fuso orario mi avvantaggia. Partenza ore 19:00. E vai!

martedì 14 ottobre 2008

Una presentazione come Steve Jobs!


Quante volte è capitato nella nostra carriera universitaria di assistere a noiosissime e logorroiche lezioni, seminari e convegni strappa sbadigli con l'attesa spasmodica della pausa caffè? Beh a me è capitato spesso e vi assicuro che concilia bene con il sonno! Battute a parte, raramente però ci siamo trovati dall'altra parte, quella dei presentatori. Alzi la mano chi ha fatto almeno cinque presentazioni in Power Point nella sua carriera universitaria! Ehi, non è che la alzate veramente? Una sicuramente l'abbiamo fatta tutti durante la presentazione della tesi di laurea. Certamente in 10 minuti si poteva dire ben poco, figuriamoci poi, permettetemi il termine, con le cacarelle addosso! Una presentazione efficace senza dubbio richiede tempo, metodo e capacità comunicative. Quando si parla a una platea, grande o piccola non ha importanza, è fondamentale saper usare tutti i mezzi a nostra disposizione, verbali (tono della voce) e non verbali (gestualità, postura, modalità di gestione dello spazio,...). Teoricamente sembra facile, in pratica è un po' più complicato. Voglio portare alla vostra attenzione un video che secondo me rappresenta l'essenza della comunicazione efficace. Meglio di qualsiasi corso di public speaking o quant' altro. Si tratta dell'analisi delle presentazioni tenute da Steve Jobs, amministratore delegato della Apple, durante i meeting aziendali. Il formatore aziendale Carmine Gallo individua sette punti per descrivere le presentazioni di Jobs e li analizza graficamente rendendo i concetti più chiari. Unico inconveniente, il video è in inglese, ma come detto poc'anzi, è visivamente chiarissimo. Speriamo possa essere d'aiuto. Buona visione!

Link: http://www.youtube.com/watch?v=2-ntLGOyHw4

lunedì 13 ottobre 2008

Fantastico beatboxer!

Incredibile! Cosa riesce a fare con la voce questo ragazzo francese. Praticamente fa beatboxing, ossia utilizza la voce per imitare i suoni delle percussioni o di qualsiasi altro strumento musicale. In fondo però bisogna ricordare che il primo strumento musicale utilizzato dall'uomo è proprio la voce umana! Questa capacità di riprodurre quasi perfettamente i suoni dei classici strumenti musicali senza dubbio ci lascia molto sorpresi e sicuramente questa non è una pratica affatto facile. Girovagando un po' su YouTube mi sono imbattuto in alcuni suoi video e sono rimasto letteralmente sorpreso sia dalla perfezione con cui riproduce i suoni, che dalla capacità di mixare i brani scelti tra di loro. Nel video riconosciamo facilmente all'inizio Billie jean di Michael Jackson e Yeah del rapper Usher, ma soprattutto la capacità di riprodurre fedelmente e contemporaneamente più suoni. Beh che dire, la stazza fisica certo glielo consente, non si può dire che è magro! Ma in questo modo utilizza al meglio la cassa toracica e la capacità di gestire il fiato.
Davvero complimenti!

Link al video: http://www.youtube.com/watch?v=ZKslDLPpp34

domenica 12 ottobre 2008

Vamos Fernando, vamos

Pare che ad Alonso l'Asia porti fortuna. L'ex due volte campione del mondo bissa in Giappone il successo di Singapore e si prende un'altra rivincita su Ferrari e McLaren. D'altronde non potevano mancare gli acuti di un grande campione in un mondiale in cui solo Hamilton sembra in grado di assumersi i rischi del sorpasso. Una gara strana ed emozionante in cui ancora una volta Massa ed Hamilton si trovano a fare i conti con penalità su presunti screzi fra vetture. Ne ha approfittato lo spagnolo facendo una gara perfetta e meritandosi a pieno titolo la vittoria.
Come succede ormai da qualche anno a questa parte, anche io ho lottato per la mia gara. Si, quella con il sonno! Dovete sapere che gli ultimi appuntamenti della stagione automobilistica sono in Asia, quindi in Italia le gare cominciano nel primo mattino, le 6:30! Improponibile sveglia domenicale alle 6:15, caffè superamaro ammazzasonno e soprattutto tanta buona volontà per rimanere sveglio. Alla fine ce l'ho fatta ed è questa la mia piccola vittoria! Da condividere con Alonso e la sua splendida Renault di oggi

venerdì 10 ottobre 2008

il mio primo post

Ciao a tutti!
Questo è il mio primo post e sono contento di entrare a far parte della blogosfera. Uhm.. che strana parola. Mah, penso che incomincerò ad avere più confidenza con il tempo. D'altronde non sarò l'ultimo ad aver aperto un blog personale, nè tantomeno aspiro a diventare un blogger di professione. Semplicemente il mio obiettivo è ritagliarmi uno spazio in cui potermi rilassare con la scrittura, divagando la mente, riflettendo e portando all'attenzione del pubblico, se mai qualcuno leggerà qualcosa, altrimenti la terrò per me stesso, osservazioni e tutti gli argomenti che più mi aggradano. il titolo di questo spazio personale è libera Mente, perchè penso che la scrittura non debba essere un impegno, ma un piacere... il piacere di scrivere
 
Creative Commons License
http://www.scrivilibero.blogspot.com by Marco Vitarelli is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.