martedì 14 luglio 2009

Beppe Grillo, alternativa credibile al berlusconismo dilagante?


PD
L'annuncio di Beppe Grillo sul suo blog di candidarsi a segretario alle elezioni primarie del Pd che si terranno in ottobre ha scatenato un vortice di polemiche e preoccupazioni all'interno del partito peggio degli scandali a luci rosse dell'attuale Presidente del Consiglio. Questa volta a quanto pare non si tratta di una provocazione, Grillo è seriamente intenzionato a candidarsi, ha formalizzato la propria iscrizione al Pd, come previsto dallo Statuto, soprattutto è l'unico ad avere già un programma. Gli altri candidati brancolano nel buio, fomentati da scissioni interne e sterili alleanze, figli di una politica arrivata ormai al capolinea, in cui molta gente non si riconosce più. Adesso la vera alternativa al "berlusconismo dilagante" è scesa in campo, come fece nel 1994 il Cavaliere, questa volta senza proclami e promesse mai mantenute in tutti questi anni. é una alternativa anomala, perchè non è un politico, ma è un comico che fa politica e la sa raccontare, ha un proprio marchio di fabbrica consolidato in tanti anni di battaglie e show, è il rappresentante più serio e credibile della coscienza popolare, portavoce di una nuova idea politica fatta dal basso, dai cittadini, e che ha come punto di riferimento il blog e la Rete. Questa politica è il frutto di proposte e idee concrete, formalizzate nei programmi delle Liste Civiche e messe a disposizione del pubblico. Non ha bisogno di proclami, di nascondersi dietro interviste di facciata, di conferme e smentite. Vuole portare la gente ad avvicinarsi ed appropriarsi delle Istituzioni. Bisogna ricordare che le Istituzioni non appartengono a coloro che occupano momentaneamente quella sedia, ma appartengono alla gente comune, alla gente che lavora quotidianamente per portare avanti un progetto di vita e che vuole avere una parte importante nella costruzione di questo progetto. Una vera democrazia popolare può essere portata avanti oggi solo in questo modo, Internet ne facilita e accelera i processi, la rappresentanza politica non ha più senso se il suo utilizzo è contrario alle proposte della gente. Il presente e il futuro è la democrazia partecipativa, la gente non deve assuefarsi a un'informazione politica manipolata e meschina, frutto della volontà del potente di turno, che in Italia è sempre uno solo. Perciò personalmente sono d'accordo con la candidatura di Grillo a "portavoce" del pensiero della gente e ne intravedo un primo passo per poter cambiare questa politica da avanspettacolo.

mercoledì 13 maggio 2009

Video killed the radio stars (1979-2009)


Il video ha ucciso le stelle della radio. Ricorre quest'anno il trentesimo anniversario della canzone dei Buggles, gruppo pop britannico semisconosciuto, divenuto celebre due anni dopo la pubblicazione del singolo grazie al network musicale Mtv, che il primo agosto 1981 alle ore 12 "annuncia" ironicamente la fine della fruizione musicale esclusivamente radiofonica e sancisce l'avvento di una nuova era, quella della videomusica. Il videoclip diventa a tutti gli effetti fenomeno di massa, la tv incorpora in un solo colpo la musica, fagocita l'attenzione del pubblico drenando gli ascolti radiofonici. é l'inizio degli anni Ottanta, epoca di cambiamenti sociali, di costume e dell'affermarsi di un nuovo sound, fatto di sintetizzatori, tastiere elettroniche ed effetti sonori fino all'epoca poco conosciuti. La tecnologia incomincia ad avere un peso nella produzione musicale, allo stesso tempo il modo di fruire e distribuire la musica cambia velocemente. La tv con l'avvento di Mtv e dei canali musicali la fa da padrona e gli artisti devono confrontarsi con questa nuova realtà, attingendo non solo al proprio background musicale nella produzione del brano, ma anche utilizzando un nuovo modo di promuovere il disco tramite appunto il videoclip. Michael jackson è il capostipite di questo nuovo modo di concepire la musica e infatti utilizzerà i migliori produttori e registi per i suoi videoclip, assieme al suo innato talento artistico nel ballo. Col tempo il videoclip è diventato un elemento imprescindibile della strategia promozionale, oggi con Internet e con l'avvento dei contenuti generati direttamente dagli utenti siamo in una nuova fase, in cui gli artisti lanciano ancor prima dell'uscita del disco, un soggetto, un contest per dirla in inglese, dove gli appassionati si cimentano e si rendono partecipi del progetto musicale. Il videoclip in questo modo non assume solo la classica funzione promozionale, ma diventa elemento connettore di esperienze e prodotto comune scelto dalla comunità di utenti e proposto/imposto all'artista, che in questo modo instaura un dialogo e innesca una partecipazione spontanea e continuamente attiva con il suo pubblico.
Questa è la mia lista di videoclip, con l'indirizzo per la visione, secondo me abbastanza significativi perchè attingono a varie esperienze e sono stilisticamente eclettici. Non è una classifica, ma una semplice lista. Vi prego di segnalarmene altri, qualora lo vogliate pe rendere questa lista più completa e magari stilare una classifica finale, eleggendo il più bel videoclip della comunità.

Thriller- Michael Jackson http://www.youtube.com/watch?v=AtyJbIOZjS8
Black or white- Michael Jackson http://www.youtube.com/watch?v=ZI9OYMRwN1Q
Bohemian rhapsody- Queen http://www.youtube.com/watch?v=irp8CNj9qBI
All is full of love- Bjork http://www.youtube.com/watch?v=EjAoBKagWQA
Rock dj- Robbie Williams http://www.youtube.com/watch?v=IyDMCn60lhY
Fuori dal tempo- Bluvertigo http://www.youtube.com/watch?v=VsFRJopZwsI
Sabotage-Beastie boys http://www.youtube.com/watch?v=-sbqIyeed4g
You are my high- Demon e Heartbreaker http://www.youtube.com/watch?v=MXBitjpGzbE&feature=PlayList&p=3082551F46EE2DCF&playnext=1&playnext_from=PL&index=4
Right here right now- Fatboy slim http://www.youtube.com/watch?v=R795KiMD4zs
Ray of light- Madonna no original video
Like a prayer- Madonna no original video
Come to daddy- Aphex Twin http://www.youtube.com/watch?v=5Az_7U0-cK0
Windowlicker- Aphex Twin http://www.youtube.com/watch?v=1P3Wc-37pC4
Let forever be- Chemical Brothers http://www.youtube.com/watch?v=Hmpxsk3dHaA
Seven nation army- The white stripes http://www.youtube.com/watch?v=6j7huh5Egew
Sven-f-englar- Sigur ros http://www.youtube.com/watch?v=zQ5Grncdjlc
Teardrop- Massive Attack http://www.youtube.com/watch?v=fG8eQBSp9Ao
Remind me- Royksopp http://www.youtube.com/watch?v=lBvaHZIrt0o
Coffee e tv- Blur http://www.youtube.com/watch?v=GXRVX1AKAew
Bitter sweet simphony- The verve http://www.youtube.com/watch?v=1lyu1KKwC74
What is love- Haddaway http://www.youtube.com/watch?v=nsCXZczTQXo
Something good- Utah saints http://www.youtube.com/watch?v=oMLCrzy9TEs&feature=PlayList&p=2ACCE6F35DA1B5EA&playnext=1&playnext_from=PL&index=28
Where's your head at?- Basement jaxx http://www.youtube.com/watch?v=a4hFwJm41h4
Crazy in love- Beyoncè feat. Jay-z http://www.youtube.com/watch?v=0i38JRTyMik

to be continued...

venerdì 3 aprile 2009

Ho un Grillo per la testa!

Non è un pesce d'aprile, non è un pesce d'aprile! Finalmente Beppe Grillo ritorna in tv, ospite della trasmissione Exit, condotta dalla bella Ilaria D'Amico. Grillo secondo gli accordi avrebbe dovuto parlare esclusivamente del problema della privatizzazione dell'acqua, interagendo poi con i "soliti" e "convenzionali" ospiti in studio. Il comico genovese invece invece approfittando di un'occasione più unica che rara, (pensate non appariva ufficialmente in diretta tv da più di quindici anni!), parla con la sua solita enfasi di politica, manager corrotti, ambiente, open source, liste civiche e di un'Italia che va allo sfascio totale per la totale incompetenza e furbizia dei suoi amministratori.
Godetevi il suo show e non dimenticate di visitare il suo sito (www.beppegrillo.it), anzi mettetelo fra i segnalibri. Portate avanti la battaglia per un Parlamento pulito, una vera democrazia dal basso, senza falsi rappresentanti, leggete la proposta sulle Liste civiche. Tutta roba che l'informazione mainstream non prende in considerazione e che tende a formare un'opinione pubblica acritica e disinteressata.
Buona visione




giovedì 19 febbraio 2009

Pensieri, parole

Come si evince dal titolo, questo post è scritto di getto, senza pensarci più di tanto, dopo una serata passata tra amici a mangiare e bere. Pochi pensieri che emergono da una testa stanca e forse un po' confusa. Cosa mi spinge realmente a scrivere qualcosa dopo circa un mese dall'ultimo post,alle ore 1.37, fra l'altro in deroga alla cosiddetta linea editoriale che il sottoscritto si è imposto? Sinceramente non so dare una risposta concreta o forse non voglio darla perchè ho il timore di espormi troppo. Mi ero promesso di non fare un blog personale, a nessuno importerebbe nulla dei miei fatti, nè tantomeno sono particolarmente avvezzo a raccontarli, ammesso che ci sia qualcosa da raccontare. Eppoi da quando Google ha deciso di eliminare la pubblicità da questo blog, in tutta sincerità, mi è passata la voglia di scrivere. Evidentemente ero condizionato da quel meccanismo e scrivevo cose che nemmeno mi interessavano particolarmente, ma dovete sapere che se non scrivete qualcosa di interessante Google non metterà annunci interessanti e cliccabili sul vostro sito, perciò non comparirete nei motori di ricerca e farete parte di quel "web invisibile" che ancora ad oggi non viene indicizzato dagli stessi motori. In tutta sincerità, questo blog serve a ben poco e non aumenterà certamente il bagaglio di conoscenze dell'umanità; perciò ai pochi che lo leggono o si troveranno a leggerlo raccomando di non soffermarsi più di tanto, e di perdere del tempo su cose più interessanti. Se avete davvero intenzione di scrivere qualcosa, fatelo per voi stessi, magari su un diario personale, non fatelo saper a tutto il mondo solo per il fatto di poter dire agli amici: " anche io sono su Internet, ... sai ho aperto un blog, scrivo cose davvero interessanti... perchè non ci dai un'occhiata e magari clicchi sulla pubblicità!... cazzate!" Se volete davvero scrivere sul web, pubblicate cose che possano servire all'umanità e rendete l'ambiente del web più ecologico e meno contaminato dalle fesserie e dalla ridondanza di cose e argomenti che ci sono nei vari siti.
Soprattutto siate sempre voi stessi, non mentite, non fate finta di niente, esprimete le vostre emozioni, non sopprimetele, è un peccato, potreste pentirvene un giorno. Vivete alla giornata, producete pensieri e traduceteli in parole, non soffermatevi alle apparenze, andate fino in fondo, scavate nel vostro più intimo animo, ... ma soprattutto evitate di pubblicare sul web queste cazzate che sto scrivendo in questo momento!
Buonanotte a tutti

sabato 17 gennaio 2009

J.Ax+Black Box= "I vecchietti fanno o"?





"Ma come si fa, come si fa, come si fa..." canta J.Ax nell'ultimo singolo pubblicato "I vecchietti fanno o", che dal titolo vuole scimmiottare chiaramente la canzone di Povia "Quando i bambini fanno o". E già ma come si fa caro J.Ax, il tuo singolo attinge a piene mani dal grande successo dance del 1989 del gruppo, fra l'altro italiano, Black Box. L'album che contiene il singolo "Ride on time" si intitola "Dreamland" ed è uno dei più significativi della dance italiana di quel periodo. Personalmente mi auguro che il rapper italiano ritorni a fare il suo mestiere e pubblichi quei singoli che nei primi tempi hanno fatto tanto successo, senza entrare nei meandri della dance o del rock, come ha fatto in un certo periodo. Credo che i primi album siano stati i migliori e i più originali musicalmente parlando. Con questo non voglio dire che J.Ax ha solo copiato, infatti è frequente nell'hip-hop e nel rap attingere a basi campionate di altri singoli. Ma in questo caso il pezzo è chiaramente una storpiatura e si abbassa chiaramente alle leggi del mercato.

Sopra il video di "Ride on time" Black Box e quello di J.Ax " Quando i vecchietti fanno o"





venerdì 16 gennaio 2009

Durex: cosa aspetti? Mettilo!



Bellissimo, stupefacente, geniale! Non ci sono aggettivi per descrivere il filmato pubblicitario della Durex. Più incisivo di una noiosissima campagna istituzionale, la pubblicità del noto profilattico spiega in poche "posizioni" il sesso senza risultare volgare. L'idea del corto di animazione in 30" vede come protagonisti tre animaletti gonfiabili, uno di colore rosso, uno blu e uno rosa, realizzati con dei profilattici che propongono varie posizioni, dalle più classiche a quelle più fantasiose. Da notare ancora che l'audio è riprodotto attraverso il contatto e lo sfregamento dei condom plastificati. Il messaggio del video è chiaro: a letto con il proprio partner ci si può divertire in qualsiasi modo, purchè si prendano le giuste precauzioni. E allora, tu ragazzo, usa il preservativo Durex, cosa aspetti? "Get it on", Mettilo!
Semplicemente fantastico!

giovedì 15 gennaio 2009

Jobs: "reports on your death are greatly exaggerated?"

Qualche mese fa Steve Jobs, 53 anni, Ceo della Apple, apriva una sua presentazione con questa frase: "Reports on my death are greatly exaggerated", cioè tendeva a sminuire le notizie che velocemente si susseguivano sulle sue precarie condizioni di salute. Ieri ha annunciato in una lettera inviata ai propri dipendenti, di volersi dedicare esclusivamente alla sua salute fino al mese di giugno. Evidentemente i rumors che si sono susseguiti in tutti questi mesi sono riusciti a carpire qualcosa sulle sue precarie condizioni di salute. La sua assenza all'ultimo Macworld giustifica i timori iniziali e quella che sembra la sfida più difficile per Apple, l'avvicendamento alla guida dell'azienda dopo Jobs. Nonostante egli affermi di mantenere la guida sulle decisioni strategiche della società, ha comunque affidato il timone fino a giugno a Tim Cook, l'attuale direttore operativo, giusticando in questo modo i timori personali sulle proprie condizioni di salute. Infatti è noto che già qualche anno fa, precisamente nel 2004, Jobs è stato operato al pancreas con esito positivo per una rara forma di tumore. Pare che adesso non si parli più di tumore, ma qualcosa lascia pensare che possa essersi ripresentato. Jobs parla di squlibri ormonali, comunque sia si spera che anche questa volta possa affrontare questa triste vicenda personale e riprendersi al meglio.


sabato 10 gennaio 2009

Apple: iTunes, brani liberi dal Drm?

All'inizio di ogni anno a San Francisco in California presso il Moscone Center si tiene abitualmente il Macworld, la più importante fiera per gli appassionati di Apple e del mondo Mac in generale. Migliaia di fanatici, e non solo, attendono abitualmente questo appuntamento per venire a conoscenza delle novità sperimentate e pronte per essere lanciate sul mercato dall'azienda di Cupertino. Pare che il Macworld 2009 sia stato l'ultimo e che la presentazione non sia stata affidata al Ceo e leader carismatico Steve Jobs, ma a Phil Schiller, senior vice presidente e responsabile di tutta l'area marketing. Un tentativo questo, annunciato ormai dai rumors degli ultimi mesi, di diversificare la strategia dell'azienda staccandola lentamente dalla sua figura più carismatica e che ne incarna appieno i valori. Bisogna dirlo, non è stato un Macworld entusiasmante e coinvolgente come le straordinarie presentazioni tenute da Jobs ( vd. qui per ulteriori dettagli), ma più pragmatico e rassicurante. Certamente non vi erano novità rivoluzionarie da presentare, come è stato negli ultimi anni per l'iPod e l'iPhone, ma il pubblico ha comunque gradito la presentazione di Schiller sottolineandone spesso l'approvazione con gli applausi. Una delle novità più interessanti abbraccia la sfera tecnologica, economica e legislativa. Stiamo parlando della decisione da parte di Apple di "sbloccare" il lucchetto digitale che impedisce a chi acquista file digitali da iTunes, audio o video che siano, di poterne godere appieno. Chiariamo quindi questo concetto che viene sintetizzato con l'acronimo Drm ( Digital rights management, gestione dei diritti digitali.): é un meccanismo tecnologico utilizzato dal venditore per regolare la diffusione e la fruizione ( in sostanza l'accesso) al contenuto che si è acquistato. In pratica il compratore acquista e acquisisce il diritto di proprietà, ma l'utilizzazione che può fare di ciò che ha acquistato è limitata. Sembra un controsenso, vero? In effetti chi acquista qualcosa, paga una certa cifra e si ritiene libero di poter fare qualsiasi cosa con ciò che ha acquistato. Tutto in generale appare molto semplice e lineare. L'economia dei beni immateriali però, specialmente quelli digitali, funziona diversamente e si serve proprio di questi meccanismi per legittimare le posizioni delle imprese sul mercato e impedire ai consumatori il pieno godimento di ciò che comprano.Un discorso che abbraccia, come su detto la tecnologia, l'economia e la legge. Il diritto d'autore in particolare e il diritto da parte dell'utente di poter fare copia privata del contenuto digitale acquistato. Chi mi dice infatti che non posso farne una copia privata e non a uso commerciale, in sostanza non cedendola ad un amico che non ha comprato quel cd, nel caso ipotizzi che il file si possa danneggiare? Oppure perchè non posso godere appieno di qualcosa che è mio definitivamente? E perchè non posso ascoltare il brano musicale acquistato online su apparecchi diversi dall'iPod o dall'iPhone senza violare la legge e gli obblighi contrattuali che mi vincolano al venditore ( nel nostro caso iTunes)? Tutte domande legittime che portano a mille altri interrogativi e estendono il campo d'interesse al rapporto fra musica digitale, case discografiche, artisti, distributori di contenuti e consumatori finali. Apple avendo deciso di sbloccare il lucchetto digitale dai brani di iTunes ha fatto un notevole passo avanti, ma non ancora decisivo verso un più equo rapporto con la parte debole del mercato, il consumatore. La battaglia contro la pirateria certamente ha avuto effetti positivi con la legalizzazione dell'acquisto tramite i negozi digitali e iTunes in particolare. Esso infatti controlla i tre quarti del mercato, essendo presente in più di 70 paesi con un catalogo di circa 10 milioni di brani e con 6 miliardi di download dal 2003, anno del suo lancio.Un buon esempio sicuramente di acquisto legale e responsabile a prezzi fra l'altro competitivi oscillanti da oggi tra i 69 centesimi fino a 1,29 euro, che oggi senza Drm magari allettano coloro che prima copiavano illegalmente, ma adesso vogliono rispettare la legge senza perdere la flessibilità negata dal Drm nella fruizione del prodotto; in pratica vogliono avere il pieno godimento e il diritto di poterne fare copia privata per esempio. Sembra allora che fili tutto liscio con questa decisione di Apple. Non proprio. In realtà il meccanismo di iTunes vincola l'utente a determinati obblighi previsti dal contratto. Come funziona? iTunes gestisce per conto dell'artista musicale per esempio alcuni diritti sul brano: download, ascolto, copia e lo fa in base agli accordi presi con la casa discografica. L'utente al momento dell'iscrizione al servizio di Apple sottoscrive una licenza che prevede regole precise sull'utilizzo della musica: questa può essere ascoltata solo su computer, iPod e altri lettori digitali di proprietà di chi acquista (e solo di chi acquista, notate bene) o dei familiari, può essere masterizzata su cd che non possono essere venduti o ceduti a terzi. Per cui, aprite bene le orecchie, in pratica violate la legge se ascoltate il brano sul dispositivo di un amico o se semplicemente gli date un cd mastrerizzato per farglielo ascoltare. Tutto ciò significa ancora una volta che c'è un divieto esplicito di poter fare copie in serie del brano anche senza il Drm, perciò un'autonomia limitata agli obblighi contrattuali disposti unilateralmente del venditore, cioè Apple. I vincoli giuridici precedenti persistono, nonostante una parziale apertura delle case discografiche e di Apple verso i consumatori e il loro senso di responsabilità nell'uso "appropriato", voluto dal venditore? del brano musicale digitale. é solo l'inizio di una battaglia che coinvolge produttori, distributori, consumatori e i prodotti culturali in generale.

martedì 6 gennaio 2009

Viva la Befana!

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!

La tipica filastrocca popolare condensa nei quattro versi l'essenza e la figura di questo personaggio e di questà festività. La Befana, figura popolare della tradizione italiana, la notte fra il 5 e il 6 gennaio porta in dono ai bimbi buoni caramelle e cioccolatini, mentre ai bimbi cattivi cenere e carbone. é una vecchietta buona, vestita in maniera semplice e sommessa, indossa un grembiule con le tasche, una gonna lunga e ampia,una sciarpa, un fazzoletto o cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consumate, il tutto coperto da toppe colorate. Va in giro con una scopa e distribuisce a tutti i bambini i doni; non è cattiva come le streghe, anzi è generosa e molto amata dai bambini. Secondo la tradizione popolare di stampo cristiano cattolico i Re Magi, diretti a Betlemme per trovare Gesù Bambino, chiesero a una vecchietta la strada corretta non riuscendo a trovarla. La vecchietta indicò loro la via, ma non li accompagnò. Presa dal rimorso e intenta a casa a preparare dei gustosi dolci,essendosi pentita, decise di uscire e di cercarli senza alcun risultato. In questo modo si fermava ad ogni casa che incontrava durante il suo tragitto distribuendo i dolci che aveva preparato, nella speranza di trovare il piccolo Gesù. é da allora che si ritiene che la Befana giri tutto il mondo alla ricerca del Bambin Gesù.
Per quanto riguarda l'origine del culto popolare, esso si fa risalire a elementi folclorici precristiani di derivazione pagana legati all'agricoltura. La figura della vecchia è messa in relazione con l'anno vecchio ormai trascorso e pronto per essere bruciato per fare spazio a quello nuovo; tradizionalmente in alcuni paesi europei si bruciavano fantocci, con indosso abiti vecchi, per introdurre il nuovo anno. Tipicamente infatti dopo dodici giorni dal Natale si celebrava la morte e la rinascita di Madre Natura, che stanca di aver elargito le sue energie per tutto l'anno, appariva sotto le vesti di una vecchia buona, pronta a essere bruciata come un ramo per rinascere come Natura giovane e prospera. Prima di essere bruciata la vecchia distribuiva i doni e i dolciumi, simbolo dei semi piantati che sarebbero nati durante l'anno successivo.
Ritornando ai giorni nostri, pare che la festa della Befana si stia rivalutando,anche se simboleggia la fine del periodo festivo e l'avvento della dura quotidianità fatta di lavoro e pensieri ricorrenti. Con una punta di malignità, la riflessione sull'attuale società dei consumi, ci porta a vederla come la "Festa dei saldi". Infatti i doni che eventualmente vengono scambiati sono spiccioli e coincidono con l'inizio, stabilito per legge, dei saldi. Una specie di indicatore dei consumi effettuati durante i giorni di Natale rapportati con i consumi dei prodotti in saldo dell'inizio dell'anno.
Comunque sia, Viva la Befana!
 
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