Musica e Internet, due facce della stessa medaglia? Forse sì. Ormai gran parte della giornata viene dedicata a queste due attività per svariati motivi: lavoro, tempo libero, abolizione dei tempi morti (per esempio in autobus o metro). Pare che da un po' di tempo a questa parte la musica abbia scoperto la potenza della Rete e viceversa. Cosa voglio dire? Il passaggio al digitale e la conseguente dematerializzazione della musica dal supporto fisico (vinile,audiocassetta, cd, dvd) ha inevitabilmente cambiato i canoni di produzione e fruizione dei contenuti audio. L'avvento dei lettori mp3 (Ipod su tutti) e i nuovi dispositivi mobili ( Iphone, googlephonino,...) con applicativi sempre più integrati con Internet (download musica, mappe, posta elettronica,...) hanno ridefinito il concetto di musica e lo scenario di mercato. Artisti, case discografiche, produttori di terminali lo hanno capito, cercano di ridefinire le proprie posizioni all'interno del mercato musicale e inseguono nuovi modelli di business profittevoli. Internet dal canto suo ha aperto le porte a milioni di artisti che attraverso i social network e i siti di condivisione di file audio e video provano a farsi conoscere e a ritagliarsi uno spazio importante nell'angusto guazzabuglio internettiano sfruttando la possibilità di far ascoltare i propri lavori in streaming oppure tramite il download libero di file mp3. La comunità di Myspace e la piattaforma Youtube sono i contenitori di queste nuove realtà, che oggi spesso vengono premiate dalle maggiori etichette discografiche attente ai movimenti della Rete e alle potenziali star del futuro. Alcuni esempi? Gruppi come One Republic (ricordate Apologize?), Arctic Monkeys, Jonas Brothers ora entrati a far parte del circuito mainstream dell'industria musicale. E le star già affermate? Anche loro non stanno a guardare. Anzi stanno creando parecchi grattacapi alle loro potenti etichette discografiche, cercando di svincolarsi da esse e sfruttando appieno le potenzialità della rete. Precursori di questo cambiamento sono stati i Radiohead che lo scorso giugno hanno disposto il download del loro ultimo album "In rainbows"con offerta libera da parte degli utenti partendo da zero euro. Un colpo durissimo alle politiche di marketing studiate a tavolino dalle major, con la possibilità per il gruppo di incassare esclusivamente i proventi dei download. Anche i Rem hanno affidato in esclusiva prima del lancio sul mercato il loro ultimo album "Accelerate" sulla piattaforma Facebook, facendo ascoltare in streaming gli undici brani attraverso il servizio iLike, che ormai è diventato uno strumento diretto offerto agli artisti per entrare in contatto con questa comunità. Recentemente un' altra storica band metal degli anni Ottanta, gli AC DC, si è convertita alla Rete con un'operazione davvero originale. Il video di "Rock'n'roll train", primo singolo tratto dal loro ultimo album "Black Ice", si può scaricare dal sito della band da un file in Excel! Si, è proprio così, a dispetto dell'utilizzo comune dell'applicativo di casa Microsoft, pane quotidiano di manager, quadri e studenti. La tecnica utilizzata è l'ASCII art che consente di creare figure utilizzando i 95 caratteri del codice ASCII. Beh che dire? Le frontiere del marketing sono davvero sterminate e la Rete è diventata più che mai terreno fertile dove emergono strategie e creatività fino ad ora impensabili. Alla faccia delle classiche 4 P kotleriane: prodotto, prezzo, promozione, distribuzione.
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